Dopo un’interruzione dovuta all’emergenza sanitaria, torna il progetto “Affettivamente”, destinato agli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di I grado e parte integrante dell’offerta formativa del nostro Istituto.
Questa proposta, fortemente voluta dalla prof.ssa Paola Romano, intende contribuire alla promozione della salute psico-fisico-relazionale degli adolescenti attraverso interventi che costituiscano un momento di informazione e una possibilità di confronto e riflessione e possano risolvere dubbi o difficoltà proprie di questa fascia d’età.
L’adolescenza è una fase dello sviluppo connessa all’acquisizione di una identità adulta e alla sperimentazione di un ruolo sessuale; è collegata all’acquisizione di conoscenze, apprendimenti e consapevolezze molto importanti per il futuro della persona adulta. Nel corso di questa transizione l’adolescente va incontro ad importanti cambiamenti corporei, mentali, relazionali e sociali.
Il progetto mira, dunque, ad aiutare i nostri ragazzi, preadolescenti e adolescenti, ad acquisire corrette informazioni e a potenziare attitudini e abilità riguardanti le relazioni interpersonali, l’affettività e la sessualità, con l’obiettivo di approcciare questa dimensione della vita in modo consapevole e sicuro, rispettoso di sé e degli altri.
Nella giornata di giovedì 4 maggio l’equipe del Consultorio familiare n.2 Brindisi Sant’Elia ha incontrato gli alunni delle classi terze nell’Aula Magna del plesso Mantegna 23. Erano presenti la dott.ssa Vergine, ginecologa, la dott.ssa Becci, psicologa, le dott.sse Fiore e Antonicelli, assistenti sociali.
L’equipe ha illustrato la funzione del consultorio, realtà aperta al territorio, che interagisce con la scuola, il Comune, gli ospedali, le autorità giudiziarie.
Il Consultorio, hanno spiegato le dottoresse, si rivolge a tutti i ragazzi che stanno vivendo l’adolescenza e i cambiamenti che essa porta con sé. Vuole essere una risposta educativa, e non solo, ai loro bisogni: bisogno di ascolto, confronto, dialogo; bisogno di essere “decifrati”, capiti, accompagnati ed aiutati; bisogno di adulti competenti, capaci loro stessi di “mettersi in gioco”; bisogno di un senso, di domande, di risposte non preconfezionate; bisogno di silenzio, di parole.
In un clima disteso si è discusso dei rapporti dei ragazzi con le loro famiglie, delle problematiche di coloro che vivono la separazione dei genitori, delle relazioni tra pari, per poi parlare di prevenzione delle gravidanze precoci/indesiderate e prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili.
I ragazzi si sono mostrati interessati, curiosi e partecipi e hanno rivolto diverse domande alle dottoresse. L’incontro ha rappresentato una tappa importante nel loro percorso di crescita e nell’acquisizione di competenze nella sfera affettiva e sessuale, in una scuola sempre attenta al benessere fisico, mentale e sociale degli alunni.